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Uneven Daniela Cattivelli
Uneven Daniela Cattivelli
Uneven Daniela Cattivelli

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sound installation

Produzione: Tempo Reale, SpazioErsetti


Uneven è una installazione site-specific progettata per la sala Politi di Palazzo Politi-Camavitto di Udine e presentata nell’ambito della rassegna “il suono in mostra”. L’installazione prende spunto da uno schizzo realizzato da Leonardo Da Vinci per spiegare il fenomeno acustico della eco e da altri studi davinciani in cui s’introducono parallelismi tra la riflessione del suono e quella della luce. L’installazione sonora consiste in un intervento “invisibile” che s’avvale di 6 grandi finestre che illuminano la sala affrescata di Palazzo Politi come superfici attive di diffusione sonora.

Le 6 grandi finestre, disposte su due pareti contrapposte, sono trasformate in un sistema di diffusione sonora  attraverso  l’applicazione di micro sound exciters che sfruttano la proprietà di risonanza del vetro.

Per spiegare il fenomeno acustico della riflessione del suono Leonardo raffigura un suonatore di corno tra due pareti, costruite per ripetere e moltiplicare il segnale acustico prodotto dalla strumento. Partendo da uno spostamento ed elaborazione degli elementi rappresentati nello schizzo davinciano, l’installazione mette in atto una particolare dimensione d’ascolto interagendo con elementi architettonici e singolari effetti acustici presenti nella sala Politi. Il dispositivo installativo apre ad una esperienza della percezione dello spazio in relazione al suono, giocando con uno dei fenomeni più “popolari” della riflessione sonora: la eco.


Uneven Daniela Cattivelli

Schizzo con descrizione del fenomeno della eco (Leonardo Da Vinci) 1485

Come si debe fare la voce d’eco, che per ogni cosa, che tu dirai, ti sarà molte voci risposto. Braccia 150 da l’uno all’altro muro: la voce ch’esce del corno si forma ne la contrapposta parete, e di lì, risalta alla seconda, e dalla seconda alla prima, come una bal[l]a, che balza fra due muri, che diminuisce i balzi, e così diminuissce la voce. La voce, partita da l’omo e ripercossa ne la pariete, fuggirà di sopra, se arà ritenaculo di sopra a essa pariete con angolo retto; la faccia di sopra, rimanderà la voce inver la sua cagione.